Raggiungere il Lago Turkana è come viaggiare indietro nel tempo, in un paesaggio immutato da secoli. Questo lago preistorico, simbolo di rinascita e trasformazione, sta lentamente scomparendo, inghiottito dalla stessa terra che lo ha generato.
È un luogo che sembra pulsare come un essere vivente anche se fatto solo di pietre, vento, acqua salmastra e polvere. La durezza del luogo è tale che sopravvivere sembra impossibile. Eppure lungo le sponde del lago convivono le tribù di quattro diversi gruppi etnici: Samburu, Rendille, Turkana ed El Molo. I primi due si dedicano all’allevamento e alla pastorizia, gli altri due vivono principalmente di pesca. Donne e uomini che hanno deciso che questa terra è la loro terra.
I piccoli villaggi, a volte anche solo una mezza dozzina di capanne, sono disseminati lungo le sponde. Luce elettrica e acqua corrente non esistono e l’unico mezzo di trasporto sono asini e cammelli.
Ore 06.00 Partenza da Nairobi in direzione del Lago Naivasha.
Arrivo al Lodge “Elsamere” in quella che fu la casa di Joy Adamson
Siamo sulle sponde del Lago Naivasha, a Elsamere, in quella che fu la casa di Joy Adamson, la scrittrice di “Nata Libera”; quella incredibile storia della leonessa Elsa che commosse il mondo, cresciuta in cattività e poi reinserita nel suo ambiente naturale.
Ore 13.00 Pranzo
Ore 15.30 Fotosafari in barca sul Lago Naivasha fino al tramonto
Ore 17.00 Rientro al Lodge
Ore 20.00 Cena e pernottamento
Situato a 1884 metri di altitudine, il lago Naivasha è circondato di colline e costituisce il lago più alto della Rift Valley.
Il suo nome li viene dai Britannici che lo hanno così battezzato a causa delle onde occasionali che agitano le sue acque. “Naiposha” significa in effetti “acqua agitata”.
E un meraviglioso luogo di acqua dolce popolato da ippopotami dove più di 350 specie d’uccelli, zebre, giraffe e le antilopi vengono a bere.
Oltre ai ruscelli stagionali, il lago è alimentato da due fiumi permanenti, il Malewa e il Gilgil. Non c’è un emissario visibile, ma il fatto che l’acqua del lago sia relativamente fresca lascia supporre che ci sia una percolazione sotterranea che permette il ricambio.
La presenza dei pesci nel lago è stata oggetto di forti variazioni nel corso del tempo, sotto l’influenza del clima, dell’intensità della pesca e dell’introduzione di specie aliene.
Ore 06.00 Colazione e partenza in direzione di Maralal
In corso di viaggio sosta a Nyahururu, a 2360 metri di altitudine, per la visita alle cascate Thompson.
Le cascate si trovano appena fuori città e devono il loro nome a Joseph Thomson l’europeo che compì a piedi il tragitto da Mombasa al Lago Vittoria nel 1885. Le cascate, formate dalle acque del fiume Ewaso Narok, precipitano per 72 metri in una gola.
Pic-nic lungo il percorso
Ore 16.00 Arrivo al Lodge
Ore 17.00 Gita “Tour in Cammello all’incontro del Tramonto”
Ore 20.00 Cena e Pernottamento
La città dei cammelli, centro di frontiera e capitale della nazione Samburu, è disseminata in una vasta piana. Qui, ogni anno, ad agosto, si tiene il Maralal Camel Derby, la grande corsa dei cammelli con relativo mercato annesso. È una competizione che richiama i più forti corridori e fantini di tutta l’East Africa che per giorni si sfidano in corse massacranti. Uno spettacolo imperdibile.
Le donne, elegantissime, sfoggiano lunghi orecchini colorati ed enormi collane di perline. Le collane, a cerchi concentrici sempre più grandi e di diversi colori, partono da sotto il mento e scendono sul petto. Alcune sono così grandi che coprono l’intero busto e pesano qualche chilo. Tutte, giovani e anziane, ne sono orgogliosissime.
Nella tradizione Samburu le collane fanno parte della vita delle donne, sono “doni” indicatori della loro bellezza. E le giovani che ne hanno così tante da sostenere il mento hanno molte più possibilità di trovare marito.
Ore 05.30 Colazione e partenza in direzione del Lago Turkana. Si attraversa la zona più desertica del Kenya: sabbia, pietre e cammelli sono i protagonisti di questa giornata.
Il Lago Turkana che prende il nome da una delle tribù che vivono sulle sue coste, ed è in questo settore che Richard Leakey ha scoperto dei fossili vecchi tre milioni di anni, fossili vecchi di “Homo erectus”.
Pic-nic lungo il percorso
Questo sito è conosciuto come la “culla dell’umanità”. Il lago è anche noto come il “Mare di Giada”, a causa del colore blu verde delle sue acque, inoltre ospita la più grande popolazione di coccodrilli del Nilo del mondo.
Ore 20.00 Cena e Pernottamento
Giungere al Lago Turkana è un’esperienza unica: il “Mare di Giada”, così chiamato per il verde intenso delle sue acque, appare sfolgorante al centro di un ambiante arido e pietroso.
Il lago Turkana è considerato il più esteso bacino lacustre del mondo dotato di acque alcaline, ed è la naturale prosecuzione verso nord della Rift Valley (culla dell’umanità); la grande spaccatura della crosta terrestre che si muove dalla Tanzania verso l’Etiopia formatasi per l’inarcamento ed assottigliamento delle rocce dovuto a forze endogene del mantello terrestre, che cercano di separare la porzione di Corno d’africa e la costa Swahili dal resto del continente africano.
Chiamato anche Mare di Giada per il colore verdastro delle sue acque, che mutano di continuo fino a diventare argento fuso con i giochi del sole al tramonto. Essendo un ambiente semi-desertico e rocce vulcaniche la temperatura in estate può superare anche i 40° gradi centigradi.
Al mattino presto andremo a conoscere gli El Molo, la più piccola tribù del Kenya. Gli El Molo sono pescatori e contano solo poche centinaia d’individui.
Le loro capanne rotonde di paglia intrecciata sono costruite a ridosso dell’acqua, ma ben ancorate al terreno da grossi sassi per impedire che il vento violento del lago le porti via. Andremo a visitare le sorgenti di soda, che i nomadi Turkana usano oltre che per bere anche per curarsi.
Rientro al lodge per pranzo
Tempo permettendo escursione alla South Island National Park, una piccola riserva faunistica raggiungibile in barca dove c’è la più grande concentrazione al mondo del coccodrillo del Nilo, che può raggiungere fino a 6 metri di lunghezza.
Cena e Pernottamento
Gli El Molo sono considerati una delle tribù più piccole dell’intera Africa.
È questa un’etnia giunta nel XVI sec. probabilmente al seguito degli attacchi bantu alle tribù somale ma che ama riconoscersi nella tribù Masai cui sostiene di aver appartenuto fi a che, in uno scontro fra clan, non perse il bestiame e dovette adattarsi a vivere di pesca.
Si salvarono sopravvivendo su isolette lacustri (Loriyiam e Kora) per poi riprendersi un po’ di terra grazie all’interessamento dei missionari di Loyangalani, dove si sono costruiti gli attuali 2 villaggi dalle capanne in foglie di palma dum saldate con alghe lacustri e talmente leggere da dover essere ancorate con pesanti pietre.
I pescatori “El Molo” navigano su piccole imbarcazioni, indifferenti alla presenza dei coccodrilli.
Ore 06.00 Partenza dopo la prima collazione in direzione del deserto di Chalbi raggiungendo l’Oasi di Kalacha.
Il deserto di Chalbi si estende a est del lago Turkana, dove un tempo si trovava un lago salato. In un paesaggio estremamente arido, piuttosto difficile da visitare, si trovano bellissime dune di sabbia. Qui i nomadi delle tribù locali raccolgono il sale che vendono poi a Marsabit.
I pastori di etnia Gabbra portano all’oasi le loro capre e cammelli alla ricerca di acqua e erba.
Ore 13.00 Arrivo al lodge. Pranzo e tempo libero
Lungo il tragitto faremo delle brevi soste alle oasi di Gus, North Horr, e Maikona, un’importante mercato di cammelli.
Ore 20.00 Cena e Pernottamento
Il deserto di Chalbi si estende a est del lago Turkana, dove un tempo si trovava un lago salato. In un paesaggio estremamente arido, piuttosto difficile da visitare, si trovano bellissime dune di sabbia.
Qui i nomadi delle tribù locali raccolgono il sale che vendono poi a Marsabit.
I pastori di etnia Gabbra portano all’oasi le loro capre e cammelli alla ricerca di acqua e erba.
Le loro tende di paglia rotonde rese più allegre dai grandi kitambaa colorati che le ricoprono.
I Gabbra, dai tratti sottili, sono una popolazione di pastori nomadi che si trasferisce più volte nel corso dello stesso anno alla ricerca dei pascoli per le loro mandrie.
Ore 06.00 Partenza dopo collazione in direzione di Marsabit
Marsabit, uno dei parchi meno conosciuti e frequentati del Paese: un’imprevedibile oasi di foresta che sorge in mezzo al deserto e circonda alcuni magnifici laghi annidati nei crateri vulcanici.
Questa è zona di vulcani spenti. Tutti i crateri ora ospitano idilliaci laghetti trasudanti calma e dolcezza, sulle cui rive bufali, elefanti ed altri animali selvatici brucano in pace.
Ore 13.00 Arrivo al lodge – Pranzo
Ore 15.00 Escursione al Lago Paradiso, salvo che le condizioni delle piste lo permettano
Ore 20.00 Cena e Pernottamento
Marsabit, che in lingua locale significa “luogo freddo”, è uno dei parchi meno conosciuti del Kenya: un’oasi verde e fresca nel mezzo del deserto, con fitte foreste che circondano splendidi laghi vulcanici come il Lago Paradiso e Little Lake.
Il Lago Paradiso fu scoperto nel 1921 da Osa e Martin Johnson durante una spedizione nel deserto, dove si imbatterono in un cratere vulcanico spento a forma di cucchiaio, largo circa 400 metri e lungo 500. Le sue rive boscose, alte 60 metri, erano popolate da rampicanti d’acqua, gigli africani, anatre selvatiche, gru e aironi. Gli animali vi si abbeveravano pacificamente, immersi fino alle ginocchia. «Oh Martin, è il Paradiso!» esclamò Osa, dando così il nome al lago.
La regione è abitata dal popolo Rendille di origine somala. Il parco è noto per gli elefanti dalle zanne imponenti, oltre a bufali, zebre, gazzelle e numerose specie di uccelli e rapaci.
Ore 06.00 Colazione e partenza in direzione della Riserva di Samburu
Ore 13.00 Arrivo al Lodge / Camp – Sistemazione e Pranzo
La Riserva di Samburu è stata una delle aree in cui gli ambientalisti e coniugi George e Joy Adamson hanno adottato e vissuto con Elsa la leonessa. La loro storia fu poi resa celebre dal romanzo autobiografico “Nata libera”, divenuto best-seller e seguito poi dal film omonimo.
Ore 16.00 Game drive fino al tramonto
Ore 18.30 Rientro al Campo
Ore 20.00 Cena e pernottamento
La Riserva di Samburu, situata nella Rift Valley a circa 350 km da Nairobi e 90 km a nord del Monte Kenya, si estende per circa 165 km² a un’altitudine tra gli 800 e i 1200 metri.
La Riserva prende il nome dal popolo che vive in quella zona semi-arida da sempre: una tribù nota per la sua cultura nomade legata alla pastorizia. Il fiume Ewaso Nyiro, che nasce dai Monti Aberdares, attraversa la Riserva ospitando un’enorme popolazione di ippopotami e coccodrilli.
Il paesaggio è vario: savane aride, alberi spinosi, foreste di acacie, colline e affioramenti rocciosi. Ricca di fauna, la riserva è famosa per le specie tipiche del nord Kenya come le zebre di Grevy, le giraffe reticolate, i gerenuk, oltre a elefanti, leoni, leopardi e ghepardi (ma non rinoceronti).
Straordinaria anche l’avifauna, con oltre 350 specie tra cui struzzi somali, marabù, buceri, falchi, aquile marziali e molti altri.
La zebra di Grevy (o zebra reale) è la più grande – fino a 4 quintali – e la più primitiva delle zebre. Ha capo grande e massiccio, orecchie ampie e rotonde, mantello a strisce strette e fitte, più larghe sul collo e assenti sul ventre. La criniera si estende a tutto il dorso solo nei piccoli.
Il comportamento differisce alquanto da quello delle altre zebre, e ricorda più quello degli asini selvatici: la zebra di Grevy vive infatti in piccoli gruppi, ognuno con un territorio assai vasto, e si aggrega in grandi branchi solo per le migrazioni stagionali. Non esiste la funzione di sorveglianza del territorio o del branco: ognuno pensa per sé e l’unico rapporto stabile è quello tra madre e figli. I maschi sono spiccatamente territoriali, ma al tempo stesso tolleranti verso gli intrusi, salvo nella stagione degli amori.
Territoriale e gregaria, la madre con il cucciolo si unisce in branchi costituiti anche da centinaia di individui durante il periodo migratorio.
La giraffa reticolata è un grande mammifero africano artiodattilo, ed è l’animale terrestre più alto al mondo: può superare i 5 metri di altezza e raggiungere anche una tonnellata di peso.
È facilmente riconoscibile per il suo lungo collo, che può misurare fino a 3 metri, le zampe slanciate, la lingua blu (fino a 60 cm) e le piccole corna ricoperte di pelle, chiamate ossiconi. Il mantello presenta un caratteristico disegno a macchie brune ben definite su fondo beige.
Per bere o nutrirsi a terra, la giraffa non piega semplicemente il collo verso il basso, ma allarga le zampe anteriori e abbassa il corpo, mantenendo testa e collo alla stessa altezza del petto. Questo comportamento è legato alla sua fisiologia: il cuore, molto potente, deve pompare il sangue fino al cervello, posto a oltre tre metri di altezza.
Se la testa si abbassasse sotto il livello del cuore, la pressione sarebbe eccessiva e potenzialmente pericolosa per il cervello.
Ore 06.30 Colazione
Ore 07.00 Game drive nella Riserva di Samburu
Ore 12.00 Rientro al Lodge / Camp – Pranzo
Ore 16.00 Game drive fino al tramonto
Ore 18.30 Rientro al Lodge / Camp
Ore 20.00 Cena e Pernottamento
Ore 06.30 Colazione
Ore 07.00 Game drive e partenza in direzione di Ol Pejeta
Ore 12.00 Arrivo al Lodge / Camp – Sistemazione e Pranzo
Il Chimpanzee Sanctuary ha l’obiettivo di fornire rifugio per tutta la vita a scimpanzé orfani. Non sono nativi nel Kenya, ma quando un centro di salvataggio in Burundi dovette essere chiuso a causa dell’infezione della guerra civile nel 1993 – Ol Pejeta ha aperto le sue porte. Tutti i membri della “Big Five” si trovano all’interno della Conservancy.
Ore 16.00 Game drive fino al tramonto
Ore 18.30 Rientro al Lodge / Camp
Ore 20.00 Cena e Pernottamento
Ol Pejeta è il più grande santuario del rinoceronte nero dell’Africa orientale e ospita tre degli ultimi rinoceronti bianchi settentrionali del mondo.
È l’unico posto in Kenya a vedere gli scimpanzè, in un Santuario istituito per riabilitare gli animali salvati dal mercato nero.
La Conservancy, situata nell’Altopiano di Laikipia, assicura la protezione degli esistenti rhino, elefanti e altre popolazioni della fauna selvatica, oltre agli scimpanzé che vivono in un santuario di 300 ettari.
Ha alcune delle densità predatori più alte del Kenya. Ol Pejeta cerca anche di sostenere le persone che vivono attorno ai suoi confini, per garantire che la conservazione della fauna selvatica si traduca in una migliore educazione, assistenza sanitaria e infrastrutture per la prossima generazione di tutori della fauna selvatica.
Ore 06.30 Colazione
Ore 07.00 Game drive con visita al Chimpanzee Sanctuary
Ore 12.00 Rientro al Campo – Pranzo
Condividiamo il 98,6% del nostro DNA genetico con gli scimpanzé.
Ol Pejeta difende la situazione degli scimpanzé e di altre grandi scimmie dal 1993. Il Santuario mira a fornire un rifugio per gli scimpanzé salvati dal mercato nero, ed è l’unico posto in Kenya dove si possono vedere questi affascinanti animali.
Ore 16.00 Game drive e visita agli ultimi 2 White Northern Rhino
Ore 18.30 Rientro al Campo
Ore 20.00 Cena e pernottamento
Partenza dopo la prima colazione per Nairobi.
Turkana, lago di Giada nella terra dove nasce il vento..
Giungere al lago Turkana è un’esperienza unica, un viaggio a ritroso nel tempo, qui le lancette dell’orologio sembrano essersi fermate, i granelli di sabbia della clessidra giacciono immobili come i giganteschi coccodrilli sulle rive del lago…. in una terra fuori dal tempo, immersi in paesaggi lunari, in un luogo per certi versi ancestrale… fortunatamente ancora lontano dal turismo di massa.
“Un susseguirsi di paesaggi scenografi e straordinari incontri nelle terre desertiche del Kenya settentrionale sino al grande “Mare di Giada”, il Lago Turkana.”
Il Turkana va conquistato con fatica, pezzo dopo pezzo, visione dopo visione, popolo dopo popolo. Solo così può darti tutto. Solo così ti fa riflettere e ti può cambiare.
Un safari al Lago Turkana dura minimo dieci giorni e nove notti. Il safari viene considerato una piccola spedizione che richiede organizzazione e sicurezza. I km da percorrere sono molti e la strada è pessima. Le tappe sono di circa 250/300 km al giorno e le partenze devono essere puntuali e non oltre le 6 /7 del mattino a seconda della tappa giornaliera. Per il safari al Lago Turkana, è consigliabile una partecipazione minima di sei persone per abbassare i costi che la spedizione richiede. Un numero di partecipanti inferiori alle sei persone, fa lievitare i costi a causa dell’ammortizzamento dei mezzi (due auto fuoristrada di cui una d’appoggio) dovuto all’usura e all’estrema difficoltà e asprità del terreno.
-Trasferimento da/per l’aeroporto di arrivo
-Safari in Jeep Land cruiser
– Jeep d’appoggio.
-Driver/Guida Professionista certificato (KPSGA)
-Guida Italiana Professionista certificata (KPSGA)
-Acqua nella jeep durante tutto il safari
-Tasse d’ingresso nei Parco Nazionali, Riserve e Conservancy.
-Undici notti in Lodge/Camp in pensione completa bevande escluse
– 1-hour ride boat al Lago Naivasha
-Assicurazione Flying – Doctors
-Mance
-Assicurazione personale
-Le bevande al Lodge /Camp
-Voli aerei da / per l’Italia
-Eventuali trasferimenti aerei da / per Nairobi
-Mance nei lodge e nei campi, e al driver (consigliate nei campi e lodge se soddisfatti del servizio e obbligatorie al driver)
-Tutto quanto non specificato alla voce “Le quote comprendono”
Nurali Safaris Kenya propone safari costruiti su misura ovvero “Taylor Made”, in modo da soddisfare le esigenze di ognuno.
In parole semplici “lavoriamo in ecoturismo”.
Vi accompagneremo personalmente.
Chiara & Masoud
.
P.S. Il costo del suddetto programma potrebbe subire variazioni /incremento dei prezzi per aumento delle tasse d’ingresso nei parchi e riserve nazionali, tasse governative e quote di accomodation per l’anno in corso e/o variazioni dei tassi di cambio.
La conferma di questo safari è soggetta alla disponibilità dei Lodge/Campi scelti al momento della prenotazione
NURALI SAFARIS KENYA
MALINDI – KENYA
Email: info@nuralisafarikenya.com
Tel +254 (0) 729785307
Tutti i diritti riservati – Proprietà di Nurali Safaris Kenya Ltd